Deve l’IRAP l’impresa familiare con più collaboratori
Secondo la Cassazione, la collaborazione continuativa dei partecipanti crea valore aggiunto
I compensi corrisposti ai collaboratori (nel caso di specie, di entità oscillante tra i 19.000 e i 38.000 euro circa) sono un elemento rilevante per valutare l’eventuale assoggettamento ad IRAP dell’impresa familiare.
È quanto affermato dalla Cassazione con l’ordinanza n. 16742, depositata ieri.
Nel caso oggetto di pronuncia, l’Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso contro la sentenza di secondo grado che aveva giudicato insussistente il requisito dell’autonoma organizzazione in capo a un agente di commercio, sulla base del presupposto che corrispondesse a terzi, occasionalmente, emolumenti di non rilevante entità.
Dal testo dell’ordinanza non è possibile evincere l’entità di tali somme. Ciò che preme sottolineare, invece, è l’accoglimento del
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