Calenda: «Si ragiona sull’istituzione di un credito di imposta potente sulla formazione»
Il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, intervenuto oggi al Meeting di Rimini, ha detto ai margini dell’incontro che si sta ragionando sull’istituzione di un credito d’imposta “potente” sulla formazione. La misura potrebbe essere destinata alle persone che lavorano ma che devono aggiornarsi, poiché la rivoluzione digitale cambierà profondamente le mansioni all’interno delle azienda.
“Questo è il modo – ha precisato Calenda – attraverso il quale noi pensiamo si possano eliminare o comunque attenuare gli effetti negativi di una rivoluzione che invece ha molti contenuti positivi”.
Inoltre, è allo studio, col Ministro dell’Economia, lo stanziamento di 1,5 miliardi in più per gli incentivi nell’ambito del programma Industria 4.0. “Quello che è certo è che stanno dimostrando che funzionano, che le imprese li usano soprattutto perché sono facili e c’è la facoltà di definire su quale tecnologia puntare” ha riferito. “Riteniamo che questo sia, con il Ministro Padoan e il Presidente Gentiloni, un percorso da rafforzare ulteriormente: vedremo quali saranno i numeri”.
Sul momento che sta attraversando l’economia italiana il Ministro rimane cauto: “Non abbiamo superato la crisi – afferma – la crisi si supera quando si recuperano i punti di Pil persi e i posti di lavoro persi. Abbiamo ancora sei punti di Pil da recuperare rispetto al pre-crisi e 300-400 mila posto di lavoro. Finché non accade dobbiamo sentirci in stato di emergenza. Il rischio è quello di abbassare la guardia e iniziamo a parlare di mance elettorali”.
Tra queste “mance” Calenda ha indicato anche il “reddito di cittadinanza”.
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41