Utili delle società intermedie comunitarie tassati nel limite del 5%
Per le Entrate è possibile stabilire nella delibera la distribuzione prioritaria delle riserve non originatesi in Stati a regime privilegiato
Con la risoluzione n. 144 pubblicata ieri, 22 novembre 2017, l’Agenzia delle Entrate ha nuovamente analizzato il tema dei dividendi distribuiti alla capogruppo italiana da parte della controllata diretta comunitaria, ma che si sono formati in capo a controllate di secondo livello a regime fiscale privilegiato.
La conclusione dell’Agenzia delle Entrate conferma, nella sostanza, quella a suo tempo raggiunta con la circolare n. 51 del 6 ottobre 2010, secondo cui:
- si presumono distribuiti prioritariamente al socio italiano gli utili formatisi in capo alle società di secondo livello a regime fiscale privilegiato;
- è, però, possibile utilizzare altri criteri, dietro adeguato supporto documentale che attesti i flussi di provenienza degli utili.
Il medesimo principio è stato, tra l’altro,
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