ACCEDI
Giovedì, 19 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Indebita compensazione per l’accollo fiscale tramite modelli di evasione

L’accollo non è previsto nella compensazione che, inoltre, richiede l’identità dei soggetti

/ Maurizio MEOLI

Venerdì, 15 dicembre 2017

x
STAMPA

download PDF download PDF

Integra il delitto di indebita compensazione il pagamento di debiti fiscali mediante compensazione con crediti d’imposta a seguito del c.d. “accollo fiscale” ove realizzato attraverso l’elaborazione o la commercializzazione di modelli di evasione fiscale, in quanto l’art. 17 del DLgs. 241/1997 non solo non prevede il caso dell’accollo, ma richiede che la compensazione avvenga unicamente tra i medesimi soggetti. È questo il principio di diritto enunciato dalla Cassazione, nella sentenza n. 55794, depositata ieri.

Si ricorda, innanzitutto, che, ai sensi dell’art. 10-quater comma 2 del DLgs. 74/2000, è punito con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni chiunque non versi le somme dovute, utilizzando in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU