Incompatibile il legale rappresentante dell’ente se è imputato
La Cassazione ha ribadito che l’ente può comunque costituirsi nel procedimento nominando un rappresentante ad hoc
Con la sentenza n. 56427 depositata ieri, la Cassazione ha ribadito l’incompatibilità del legale rappresentante dell’ente a rappresentarlo nel procedimento a suo carico ex DLgs. 231/2001 qualora egli sia, contestualmente, anche imputato per il reato presupposto della responsabilità ascritta alla persona giuridica.
È nota la rilevanza che nel nostro ordinamento ha avuto l’introduzione del DLgs. 231/2001, con cui, abbandonato il principio societas delinquere non potest, si è voluto ricondurre a sanzionabilità nel processo penale l’ente nel cui ambito siano stati commessi, nel suo interesse o a suo vantaggio, uno dei reati ivi espressamente determinati, ad opera di un soggetto che rivesta al suo interno una specifica posizione.
Tuttavia, la necessità di adeguare le regole
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