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Incompatibile il legale rappresentante dell’ente se è imputato

La Cassazione ha ribadito che l’ente può comunque costituirsi nel procedimento nominando un rappresentante ad hoc

/ Stefano COMELLINI

Mercoledì, 20 dicembre 2017

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Con la sentenza n. 56427 depositata ieri, la Cassazione ha ribadito l’incompatibilità del legale rappresentante dell’ente a rappresentarlo nel procedimento a suo carico ex DLgs. 231/2001 qualora egli sia, contestualmente, anche imputato per il reato presupposto della responsabilità ascritta alla persona giuridica.

È nota la rilevanza che nel nostro ordinamento ha avuto l’introduzione del DLgs. 231/2001, con cui, abbandonato il principio societas delinquere non potest, si è voluto ricondurre a sanzionabilità nel processo penale l’ente nel cui ambito siano stati commessi, nel suo interesse o a suo vantaggio, uno dei reati ivi espressamente determinati, ad opera di un soggetto che rivesta al suo interno una specifica posizione.
Tuttavia, la necessità di adeguare le regole

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