Contratto da interpretare alla luce della reale volontà delle parti ai fini IVA
Secondo la Cassazione, per determinare il trattamento fiscale di un’operazione non è sufficiente quanto formalizzato nel contratto scritto
Con l’ordinanza n. 28709/2017, la Corte di Cassazione si è espressa chiarendo che la qualificazione fiscale di un’operazione, ai fini IVA, non dipende esclusivamente da quanto convenuto nel contratto, ma deve essere inquadrata alla luce della reale volontà delle parti, così come desumibile anche dalla documentazione fiscale, contabile e amministrativa posta in essere.
Il caso oggetto dell’ordinanza riguarda un contratto di “conto lavorazione” stipulato tra una ditta residente e alcuni prestatori stabiliti in Paesi extra Ue.
Il trasferimento oltre confine dei beni in “conto lavorazione” comporta una mera esportazione doganale non rilevante ai fini IVA, in quanto manca il requisito del trasferimento della proprietà. Nel caso di specie, dai controlli effettuati ...
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