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LETTERE

Con gli asili nido la solita semplificazione che complica la vita

Lunedì, 5 febbraio 2018

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Gentile Redazione,
un asilo nido è ovviamente popolato da bimbi molto piccoli che ancora non hanno capacità di discernimento e valutazione.

Sarà per questo motivo che il nostro legislatore ha voluto adeguarsi al livello dei piccoli per partorire l’ennesimo adempimento che tuttavia non è riuscito ancora a vedere la luce.
Si tratta, come si può immaginare, dell’invio delle fatture emesse dagli asili nido, pubblici e privati, per consentire quella tanto sbandierata semplificazione fiscale che in queste ore di campagna elettorale tiene banco in ogni canale televisivo.

L’Agenzia delle Entrate ha previsto l’obbligo di invio, ma ad oggi ancora non ci sono indicazioni chiare né tanto meno il software che risulta solo in bozza. Le software house hanno issato bandiera bianca dicendo che per l’invio 2017 non rilasceranno nessun applicativo, considerato che non ci sono i tempi tecnici per renderlo disponibile all’utenza. In poche parole, arrangiatevi.

Eccoci quindi alla solita semplificazione che complica la vita di molti e facilita la vita di pochissimi, permettendo a qualcuno di riempirsi la bocca di parole (vuote) come “semplificazione”, “digitalizzazione”, “dematerializzazione” e così via. Parole che, evidentemente, da sole, riescono a suscitare immaginari fantascientifici, ma che all’atto pratico nascondono solo il grande silenzio che ammanta l’esigenza di una razionalizzazione radicale del rapporto con la pubblica amministrazione.

Possiamo dire che siamo stufi? Certo, ma a che serve se non a guardarsi l’ombelico come povere scimmie ormai rassegnate alla gabbia in cui sono finite?

Sarebbe tempo di alzare la voce, di dire le cose come stanno, di spingere gli incompetenti a lasciare le posizioni che ricoprono, di pretendere un rapporto alla pari tra professionisti e Agenzia delle entrate, di smettere di giustificare tutto e di riconfermare la dignità di una professione che sta scomparendo perché soffocata sotto il peso di carte e adempimenti inutili e infruttuosi.


Paolo Garzi
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo

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