Illegittimo l’accertamento fondato solo sulle quotazioni OMI
Non si può sostenere che la rettifica presuntiva può basarsi anche su di un solo elemento presuntivo
Con l’ordinanza n. 12269, depositata ieri, la Corte di Cassazione, in tema di accertamento del maggiore valore del corrispettivo di vendita di più unità immobiliari, stabilisce che il giudice non può fondare il proprio convincimento esclusivamente sul dato statistico delle quotazioni OMI, essendo a tal fine necessario l’ausilio di ulteriori indizi. Se infatti appare legittimo che il giudice argomenti le proprie conclusioni sulla base (anche soltanto) di una singola presunzione semplice, è necessario che la stessa soddisfi i canoni della gravità, della precisione e della concordanza.
La vertenza traeva origine da alcuni avvisi di accertamento, mediante i quali l’Amministrazione rettificava il valore di vendita dichiarato dalla contribuente per alcune unità immobiliari, facendo
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