Contratto di prestazione occasionale e lavoro autonomo occasionale cumulabili
Le prestazioni introdotte dal DL 50/2017 convivono con il contratto d’opera ex art. 2222 c.c.
L’utilizzo reiterato del termine “occasionale” da parte del legislatore per definire alcune tipologie di prestazioni lavorative, e il limite economico dei 5.000 euro espresso a vari titoli, ha generato negli anni non poca confusione tra gli addetti ai lavori.
Da ultima, in ordine di tempo, l’introduzione del Contratto di prestazione occasionale (CPO) di cui all’art. 54-bis del DL 50/2017 (conv. L. 96/2017) subentrato in sostituzione dei c.d. voucher o buoni lavoro.
Ancor prima la confusione era stata generata in vigenza delle c.d. “mini co.co.co.” di cui all’art. 61, comma 2 del DLgs. 276/2003, quelle mini collaborazioni coordinate e continuative occasionali, ormai abrogate dall’art. 2012 c.c., che rientravano nella categoria delle collaborazioni ...
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