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PROFESSIONI

Anche per i coadiutori si deve considerare l’equo compenso

Il CNDCEC invia le sue osservazioni all’ANBSC sulla bozza di linee guida per gli incarichi e i compensi dei coadiutori ex art. 38 del DLgs. 159/2011

/ Stefano COMELLINI

Sabato, 29 settembre 2018

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Nei procedimenti di prevenzione regolati dal c.d. Codice Antimafia (DLgs. n. 159/2011), l’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) svolge attività di ausilio e supporto dell’autorità giudiziaria in fase di sequestro e, dopo la confisca di secondo grado, assume la gestione diretta dei beni vincolati, avvalendosi di un coadiutore individuato nell’amministratore giudiziario nominato dal tribunale.

Proprio con riferimento al coadiutore, l’Agenzia ha posto in pubblica consultazione, non vincolante, la bozza di linee guida per il conferimento dell’incarico e la determinazione del relativo compenso, al fine di giungere alla definizione di un testo corretto e condiviso, a cui il

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