Abrogazione dell’ACE con incognite sulla disciplina transitoria
Da valutare se le eccedenze riportate al 2019 possano «espandersi» con il rimborso dei finanziamenti o lo smobilizzo di titoli
L’abrogazione dell’ACE, prospettata dal Ddl. di bilancio 2019, pone alcuni delicati problemi di disciplina transitoria. Nella sostanza, dal 2019 l’agevolazione viene meno, ma continueranno a essere sfruttate, sino ad esaurimento, le eccedenze pregresse formatesi per incapienza del reddito imponibile.
L’impostazione è, di per sé, intuitiva; non si deve, però, trascurare il fatto che l’agevolazione non è semplicemente determinata sulla base degli incrementi patrimoniali, ma tiene conto di fenomeni, quali l’erogazione o il rimborso di finanziamenti infragruppo, così come l’investimento in titoli e valori mobiliari o il relativo smobilizzo, suscettibili di decrementare o incrementare il beneficio senza che vi siano apporti dei soci o accantonamenti di utili
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