Integrativa speciale per redditi di fonte estera non sempre conveniente
Si rischia l’autodenuncia per le violazioni relative agli obblighi di monitoraggio fiscale e il raddoppio dei termini ex art. 12 del DL 78/2009
La dichiarazione integrativa speciale di cui all’art. 9 del DL 119/2018 non è aperta alla correzione di errori pertinenti il quadro RW della dichiarazione dei redditi.
Secondo il comma 8, infatti, “la procedura non può essere esperita dai contribuenti per l’emersione di attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato”.
Se dunque per le violazioni previste dal DL 167/90 non è prevista alcuna sanatoria, altrettanto non è per le violazioni che ineriscono la dichiarazione dei redditi di fonte estera.
Per essi non c’è alcuna preclusione: i redditi di fonte estera non dichiarati possono essere oggetto di integrazione entro il limite di 100.000 euro e fino al 30% dell’imponibile dichiarato, che dovrebbe riferirsi alla singola ...
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