ACCEDI
Giovedì, 21 agosto 2025 - Aggiornato alle 6.00

LAVORO & PREVIDENZA

L’illegittimità dell’ordine limita il dovere di obbedienza del dipendente

Il lavoratore che esegue un ordine illegittimo o comportante la commissione di un reato sarà passibile di conseguenze penali e disciplinari

/ Viviana CHERCHI

Lunedì, 3 dicembre 2018

x
STAMPA

download PDF download PDF

Un ginecologo dell’ospedale di Giugliano è stato licenziato in tronco dopo aver rifiutato di praticare un aborto farmacologico su una donna incinta, arrivata al pronto soccorso in gravissime condizioni, appellandosi all’obiezione di coscienza. Tale giustificazione non è stata ritenuta valida dall’ASL di Napoli: l’obiezione di coscienza, infatti, esenta sì il medico dal praticare l’aborto ma non dall’intervenire per prestare assistenza in caso di emergenza, il cui obbligo è previsto dall’art. 8 del Codice di deontologia medica.

La vicenda di cronaca – tralasciando il delicato tema etico-morale dell’obiezione di coscienza e i profili deontologici della professione medica – è l’occasione per affrontare, sul piano più strettamente giuslavoristico, ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU