Proventi da compravendite di beni e da prestazioni di servizi critici ai fini CFC
Tra i dubbi da chiarire, quello della rilevanza o meno dei ricavi conseguiti da fattispecie non interamente all’interno del gruppo
Il DLgs. 142/2018, nel recepire la direttiva 2016/1164/UE (c.d. “direttiva ATAD”), così come modificata dalla successiva direttiva 2017/952/UE, interviene in modo assai significativo sulla disciplina CFC, riscrivendo, tra le altre, il relativo ambito applicativo: sul fronte estero, in particolare, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, è richiesto che il soggetto controllato estero integri due presupposti, ovvero sconti una tassazione effettiva inferiore alla metà di quella che si sarebbe registrata in caso di residenza italiana e realizzi proventi per oltre un terzo riconducibili a una, o più, delle sette categorie citate dall’art. 167 comma 4 lett. b) del TUIR.
Soffermandosi proprio su questo aspetto, colpisce la lettera ...