Nel tax free shopping indispensabile il rilascio della fattura
Il cessionario prova l’uscita dei beni dall’Ue con il «visto digitale» generato da OTELLO 2.0
I “privati consumatori” domiciliati o residenti al di fuori dell’Unione europea possono scegliere di avvalersi o meno dell’ausilio delle società di tax refund per ottenere il rimborso dell’imposta sul valore aggiunto pagata su beni destinati all’uso personale o familiare, da trasportare nei propri bagagli fuori del territorio doganale europeo, per importi superiori a 154,94 euro (IVA compresa). In ogni caso il cedente non può rifiutarsi di emettere la fattura, se richiesta dal cessionario prima del rilascio dello scontrino fiscale, trattandosi di documento indispensabile al fine della fruizione dell’agevolazione. Queste, in sintesi, le conclusioni cui è giunta l’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 93, pubblicata ieri.
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