Il mancato pagamento può legittimare la nota di variazione IVA
Presentata dall’AIDC una denuncia di incompatibilità della normativa italiana rispetto a quella Ue
La normativa italiana in tema di note di variazione IVA per mancato pagamento del corrispettivo non è conforme al diritto dell’Unione europea e richiede di essere modificata.
Lo ha illustrato l’AIDC di Milano, mediante il proprio organo deputato a valutare la compatibilità delle norme e delle prassi nazionali rispetto alle disposizioni comunitarie, presentando alla Commissione europea la denuncia n. 13 del 6 maggio 2019.
Nell’elaborato di AIDC viene anche proposto un testo normativo, modificativo dell’art. 26 comma 2 del DPR 633/72, il quale consentirebbe di superare l’incompatibilità con le norme comunitarie, garantendo un tempestivo diritto alla rettifica dell’operazione e conseguente recupero dell’IVA assolta all’Erario ma non versata da parte
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