Per il parere favorevole alla revoca della liquidazione serve la continuità aziendale
Sindaci responsabili se non agiscono con la dovuta diligenza
Il parere favorevole alla revoca dello stato di liquidazione, prospettando il recupero della continuità aziendale, può costare ai sindaci la responsabilità per l’aggravamento del dissesto della società ove reso sulla base di presupposti inconsistenti, non approfonditi con la dovuta diligenza e presto rivelatisi infondati.
A stabilirlo è il Tribunale di Milano, nella sentenza n. 1784 del 22 febbraio scorso, con riguardo ai “nuovi” sindaci di una spa in liquidazione iscritti nel Registro delle imprese cinque giorni prima di essere chiamati ad esprimere le proprie valutazioni.
Si osserva, in primo luogo, come il venir meno della continuità aziendale non integri una causa legale di scioglimento della società, ma (a seconda che sia o meno reversibile) una situazione di insolvenza
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