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FISCO

Nota di variazione preclusa se la rivalsa post accertamento non va a buon fine

L’Agenzia delle Entrate ribadisce che la rivalsa è privatistica e non può essere esercitata verso una società estinta

/ Emanuele GRECO

Sabato, 1 giugno 2019

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Nella situazione in cui sia stata accertata in via definitiva una pretesa impositiva in termini di IVA (per un’operazione erroneamente qualificata come non imponibile invece che imponibile) e la società cessionaria sia stata cancellata dal Registro delle imprese ex art. 2495 c.c., non è invocabile l’istituto della rivalsa post accertamento (art. 60 comma 7 del DPR 633/72) e l’unica modalità di recupero dell’imposta è avvalersi della giurisdizione civile.

Inoltre, a prescindere da quanto esposto, se il cessionario, a seguito di richiesta del cedente, non corrisponde l’IVA, non è possibile recuperarla tramite nota di variazione ai sensi dell’art. 26 del DPR 633/72, in quanto l’unico rimedio è rappresentato dall’azione civilistica.
Queste sono le conclusioni

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