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La sproporzione della spesa non basta per escludere la detrazione IVA

/ REDAZIONE

Sabato, 1 giugno 2019

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Con la sentenza n. 14941 depositata ieri, 31 maggio 2019, la Corte di Cassazione ha sancito che l’Agenzia delle Entrate non può negare la detrazione dell’IVA assolta sulle spese per la costruzione di fabbricati per il solo fatto che sono ritenute eccessive rispetto alle prestazioni rese dall’appaltatore.

La Cassazione ha premesso che, in materia IVA, il principio di inerenza si ricava dalla nozione di reddito d’impresa ed “esprime una correlazione tra costi ed attività in concreto esercitata, traducendosi in un giudizio di carattere qualitativo, che prescinde, in sé, da valutazioni di tipo utilitaristico o quantitativo” (Cass. n. 18904/2018).

Seppure la giurisprudenza abbia talvolta utilizzato l’antieconomicità con riguardo al diritto alla detrazione IVA, l’Amministrazione finanziaria non può disconoscere tale diritto se non dimostra l’antieconomicità manifesta e macroscopica dell’operazione, tale da assumere rilievo indiziario di non veridicità della fattura oppure di non inerenza della destinazione del bene o del servizio all’utilizzo per operazioni assoggettate a imposta (Cass. n. 2240/2018).

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