Dispositivi medici ortodontici con aliquota IVA piena
Previo parere dell’Ufficio tecnico delle Dogane, l’Agenzia delle Entrate – con risposta n. 223 di ieri, 3 luglio 2019 – ha affermato che si applica l’aliquota IVA ordinaria alla cessione di un dispositivo medico, munito di batterie, che è funzionale, mediante micro-vibrazioni continue, a consentire il corretto allineamento dei denti.
Il prodotto in questione è stato classificato dalle Dogane nella voce di nomenclatura combinata 90.19 tra gli “apparecchi di meccanoterapia”.
La suddetta classificazione non consente di applicare il n. 33) della Tabella A, parte II, allegata al DPR 633/72, in base al quale sono soggetti ad aliquota IVA del 4% gli “accessori esclusivamente destinati ai beni indicati ai precedenti nn. 30, 31 e 32”. Tra i beni di cui al n. 30) della stessa parte II della Tabella A figurano gli “oggetti ed apparecchi di protesi dentaria”.
A sua volta, il menzionato n. 30) della Tabella fa rinvio, ai fini dell’aliquota del 4%, alla voce doganale 90.19.
Tuttavia, con risoluzione dell’8 maggio 2015 n. 46, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che “la voce doganale 90.19 della precedente tariffa doganale, in vigore fino al 31 dicembre 1987, richiamata dal citato punto 30) della Tabella A, parte II, del d.P.R. n. 633 del 1972, corrisponde oggi alla voce doganale 90.21 della Tariffa vigente. È a tale ultima voce, dunque, che si deve intendere riferito il richiamo effettuato dalla disposizione di cui al n. 30) della Tabella A, parte II, del d.P.R. n. 633 del 1972”.
Alla luce del quadro normativo sopra richiamato, un prodotto come quello descritto non può rientrare né tra i beni di cui al n. 30), né tra i beni di cui al n. 33) della Tabella A, parte II, in quanto finalizzato al corretto allineamento dei denti e dunque dotato di una propria individualità che ne esclude la classificazione come pezzo ovvero accessorio di altri dispositivi.
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