Inefficace la cessione di partecipazioni a opera del falsus procurator
Deve considerarsi tale l’amministratore revocato che sia a conoscenza della decisione
È inefficace nei confronti della società cedente la cessione di una partecipazione sociale effettuata da parte di un soggetto privo del potere di rappresentanza (c.d. falsus procurator) perché revocato. A stabilirlo è il Tribunale di Catanzaro nella sentenza n. 854/2019.
Nel caso di specie, l’amministratore di una società con socio unico, titolare, quale unico bene sociale, di una partecipazione totalitaria in una srl, veniva revocato il 2 maggio 2016, con contestuale nomina di altro amministratore. La delibera di revoca non veniva impugnata; dagli atti di causa, inoltre, emergeva con certezza la immediata conoscenza della decisione da parte dell’amministratore revocato, sebbene la formale comunicazione della stessa fosse avvenuta solo il 27 maggio 2016.
Ciononostante, il 4 maggio ...
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