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Il subentro nel contratto di locazione commerciale nel 2019 non apre alla cedolare

/ REDAZIONE

Sabato, 31 agosto 2019

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Non è possibile l’opzione per la cedolare secca con riferimento ad un contratto di locazione di immobile commerciale classificato catastalmente C/1 ed avente superficie di 180 mq, stipulato nel 2014 (avente durata 6 + 6 anni), neppure nel caso in cui, nel 2019, avvenga il subentro di un nuovo conduttore nel contratto. 
Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate nella risposta ad interpello n. 364, pubblicata ieri.

Va ricordato, a tal proposito, che l’art. 1 comma 59 della L. 145/2019, ha esteso la possibilità di optare per la cedolare secca ad alcuni contratti di locazione di immobili commerciali (aventi ad oggetto unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati), limitando, però, tale facoltà ai soli contratti “stipulati nell’anno 2019”.

Nel caso di specie, gli istanti si chiedevano se, sebbene il contratto fosse stato stipulato nel 2014, si potesse ritenere ammessa l’opzione per la cedolare, tenendo conto del subentro nel contratto di un nuovo locatore, avvenuto nel 2019, in conseguenza dell’affitto dell’azienda esercitata nei locali.

Secondo l’Agenzia, pur in presenza delle altre condizioni, nel caso di specie non è possibile accedere alla cedolare secca, in quanto il contratto non risulta stipulato nel 2019.

Infatti, il subentro nel contratto di locazione dell’affittuario dell’azienda, ai sensi dell’art. 36 della L. 392/78, non configura la stipula di un nuovo contratto di locazione. 

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