L’Ue deve dimostrare l’elusione delle misure antidumping
Non basta la mancata collaborazione dei produttori esteri ed è invalido il regolamento antidumping per importazioni di bici dallo Sri Lanka
La Corte di Giustizia, con la sentenza relativa alla causa C-251/18 depositata ieri, ha annullato il regolamento di esecuzione Ue 501/2013 del Consiglio, che aveva esteso, alle importazioni di biciclette dallo Sri Lanka, indipendentemente dalla loro origine, il dazio antidumping già previsto per le importazioni di biciclette di origine cinese.
La vicenda trae origine da due intimazioni di pagamento notificate dall’Agenzia delle Dogane a un operatore che aveva importato biciclette dallo Sri Lanka da due diversi produttori. La contestazione, in particolare, si basava sul fatto che le esportazioni verso l’Unione europea avrebbero integrato pratiche elusive, rappresentate dal mero trasbordo dei beni in territorio srilankese e poste in essere al solo scopo di evitare il dazio antidumping
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