Conservazione di giustificativi extra Ue senza pubblico ufficiale limitata
Per l’effettivo scambio di informazioni che rende il documento «non unico» si fa riferimento ai Paesi white list
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 417 pubblicata ieri, 17 ottobre 2019, è tornata a occuparsi della conservazione sostitutiva, in particolar modo della dematerializzazione delle note spese e dei relativi giustificativi extra Ue, facendo seguito alle recenti risposte n. 388 del 20 settembre e n. 403 del 9 ottobre 2019.
L’istante chiede se, sulla base di un processo di gestione delle note spese e dei relativi giustificativi del tutto informatizzato, in grado di garantire e autenticare che siano rispettati i requisiti richiesti dal legislatore (i.e. immodificabilità, inalterabilità e leggibilità nel tempo), conformemente alla normativa civile e fiscale, tali documenti possano considerarsi originali “non unici”. Per quest’ultimi documenti
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