Niente contratti a termine per esigenze stabili e durevoli
Per il Tribunale di Firenze non è possibile utilizzarli neppure quando non è richiesta una causale
Le incertezze sulle possibilità di impiego dei lavoratori a tempo determinato, che il decreto “Dignità” dello scorso anno aveva riportato di attualità, sembrano destinate ad acuirsi quando la giurisprudenza interviene sollevando dubbi sulla validità delle clausole di apposizione del termine, anche quando non è richiesta l’indicazione di una ragione giustificativa, come nel caso deciso dal Tribunale di Firenze con la sentenza n. 794/2019 dello scorso mese di settembre.
Il giudice ha dichiarato la nullità delle clausole che ponevano un termine a due contratti intercorsi tra un portalettere ed il suo datore di lavoro, in quanto sottoscritti per fare fronte ad esigenze stabili e durevoli, derivanti da una consolidata insufficiente copertura dell’organico aziendale. Il primo
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