Scrittura privata disconosciuta non utilizzabile dal giudice tributario
La mancata proposizione dell’istanza di verificazione equivale a una dichiarazione di non volersi avvalere del documento
Il disconoscimento della scrittura privata fa venir meno la pretesa dell’Amministrazione finanziaria su di essa fondata senza necessità di proposizione della querela di falso. Infatti, la parte nei cui confronti venga prodotta una scrittura privata può optare tra la facoltà di disconoscerla e la possibilità di proporre querela di falso, essendo diversi gli effetti legati ai due mezzi di tutela: la rimozione del valore del documento limitatamente alla controparte o erga omnes.
Nel caso di disconoscimento, la mancata proposizione dell’istanza di verificazione equivale a una dichiarazione di non volersi avvalere del documento e impone al giudice di non tenerne conto ai fini della decisione.
Lo ha ricordato la Cassazione con la sentenza n. 30145 del 20 novembre 2019, che ha accolto il
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