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LAVORO & PREVIDENZA

Necessaria l’armonizzazione per cambiare il CCNL applicato

Il raccordo con i lavoratori può essere trovato stipulando accordi individuali in sede protetta o accordi sindacali di armonizzazione

/ Alessandro ZACCONE

Lunedì, 13 gennaio 2020

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La scelta del datore di lavoro di mutare il CCNL applicato presso la propria azienda dà luogo alla necessità di prevedere disposizioni di armonizzazione tra le previsioni del CCNL dismesso e quelle del CCNL di destinazione. Ciò anche al fine di prevenire sul nascere eventuali contenziosi da parte dei prestatori che vantano particolari trattamenti, economici o normativi in forza del contratto collettivo dismesso (si veda anche “Variazione del CCNL senza pregiudizio per i lavoratori“del 17 dicembre 2019).

Gli strumenti per provvedere a tale raccordo sono gli accordi di armonizzazione, da stipularsi con le sigle sindacali (aziendali, se presenti, o territoriali) firmatarie del CCNL di destinazione, o gli accordi individuali a carattere conciliativo stipulati con i singoli prestatori

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