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FISCO

Il difetto di interesse all’appello principale travolge l’incidentale tardivo

Principio di nuovo confermato dalla Cassazione, valevole in ambito tributario

/ Alfio CISSELLO

Lunedì, 27 gennaio 2020

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Alcuni principi di matrice processualcivilistica, inerenti ai rapporti tra appello principale e appello incidentale, sono molto importanti anche in ambito tributario.

L’art. 334 comma 1 c.p.c. stabilisce: “le parti contro le quali è stata proposta impugnazione e quelle chiamate ad integrare il contraddittorio a norma dell’art. 331 possono proporre impugnazione incidentale anche quando per esse è decorso il termine o hanno fatto acquiescenza alla sentenza”.

Il successivo comma 2 prevede però che se l’impugnazione principale è dichiarata inammissibile, l’impugnazione incidentale tardiva perde efficacia.
Per prima cosa, l’appello incidentale non va notificato alla controparte, tuttavia, a pena di decadenza, va depositato entro sessanta giorni da quando è

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