Il committente fattura i compensi percepiti dagli eredi del professionista
Gli eredi non possono riaprire la partita IVA chiusa dal professionista prima del decesso
Se gli eredi incassano dal fallimento parte del credito vantato dal professionista defunto, l’obbligo di fatturazione dell’operazione deve essere assolto dal curatore fallimentare, attraverso l’emissione di un’autofattura, qualora il professionista avesse già chiuso la partita IVA in pendenza della procedura concorsuale. Si tratta del principale chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 52 pubblicata ieri, 12 febbraio 2020.
Nel caso esaminato un architetto si era insinuato al passivo di una procedura fallimentare per un credito professionale e, in pendenza della stessa, aveva chiuso la partita IVA. A seguito della predisposizione di un piano di riparto che prevede il pagamento parziale del credito, dunque, il curatore fallimentare
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