Dividendi su conto estero senza principio del «netto frontiera»
Con riferimento ai dividendi percepiti da un trust revocabile l’Agenzia delle Entrate ribadisce un’impostazione già criticata in dottrina
La risposta a interpello dell’Agenzia delle Entrate n. 111, pubblicata ieri, interviene sull’applicazione del regime fiscale dei dividendi e all’opzione per i regimi del risparmio amministrato e del risparmio gestito in capo al disponente di un trust c.d. “revocabile”.
In primis, l’Agenzia conferma il suo orientamento in materia di trust, affermando che la loro soggettività passiva ai fini delle imposte sui redditi si verifica qualora il trustee possieda l’effettivo potere “di amministrare e disporre dei beni a lui affidati dal disponente”. Pertanto, si considera fiscalmente “inesistente” il trust nei casi in cui, per effetto delle disposizioni contenute nell’atto istitutivo ovvero in base ad elementi di mero fatto, il potere
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