Ristrutturazione da cui si ricavano più unità abitative nel reddito di impresa
Lo ritiene l’Agenzia delle Entrate analizzando un caso in cui da un immobile di categoria C/2 sono stati ricavati tre appartamenti
Con la risposta a interpello n. 152, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla possibilità che si configuri reddito di impresa qualora un soggetto proprietario di un immobile riconducibile alla categoria catastale C/2 intenda cambiare la destinazione d’uso della suddetta unità immobiliare, suddividendola in tre abitazioni di categoria A/3.
Tale modifica della destinazione d’uso è finalizzata alla cessione delle abitazioni, convenendo contrattualmente che le necessarie opere di ristrutturazione e risanamento conservativo rimangano a totale carico dei potenziali acquirenti.
Ai sensi dell’art. 67 comma 1 lett. b) del TUIR, la cessione a titolo oneroso di fabbricati genera un reddito diverso imponibile, qualora:
- la vendita avvenga entro 5 anni;
- il
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