Compensi professionali tassati in Italia anche dopo il cambio di residenza
Rimangono delicati problemi di coordinamento con le prassi degli altri Stati sulla questione
La tassazione delle somme relative a prestazioni professionali effettuate in Italia ma percepite in un momento successivo, in cui il professionista è residente all’estero, si pone in una zona “grigia”, priva di riferimenti di giurisprudenza e con precedenti di prassi dalle conclusioni non convergenti.
Il punto di partenza è rappresentato dal fatto che la normativa interna considera verificato il presupposto territoriale ove le prestazioni di lavoro autonomo siano svolte in Italia (art. 23 comma 1 lett. d) del TUIR); l’eventuale possibilità di non assoggettare a tassazione in Italia i compensi percepiti richiede quindi il ricorso alle Convenzioni internazionali.
Una prima indicazione è fornita dalla risposta ad interpello n. 512 dell’11 dicembre 2019, riguardante ...
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