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IMPRESA

L’inerzia degli amministratori davanti all’insolvenza può integrare la bancarotta

La mancata predisposizione di rimedi efficaci deve essere caratterizzata da colpa grave, accertata in concreto, individuandone le ragioni

/ Maria Francesca ARTUSI

Mercoledì, 10 giugno 2020

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Sussiste il reato di bancarotta societaria semplice nel caso di inerzia dei componenti del consiglio di amministrazione di una società fallita, che hanno il potere e il dovere di attivarsi per impedire le conseguenze più gravi del dissesto, già intuibili da molteplici indicatori dello stato di crisi economica e finanziaria in cui versi la società nei mesi antecedenti il fallimento.

In particolare, nella sentenza n. 17626 depositata ieri, la Cassazione affronta il tema della responsabilità per bancarotta semplice ai sensi degli artt. 224 e 217 comma 1 n. 4) del RD 267/1942 in un procedimento in cui gli amministratori, tra l’altro, erano stati accusati di mancata richiesta di fallimento nonostante l’integrale perdita di capitale sociale e l’insolvenza conclamata dal mancato pagamento

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