Abusiva la fusione preceduta da cessione di quote rivalutate a una società veicolo
In tal caso, verrebbe aggirata l’operazione di recesso «tipico» che sconterebbe la ritenuta a titolo di imposta del 26% sui redditi di capitale
Con la risposta a interpello n. 242, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate conferma il proprio orientamento in merito alla qualificazione abusiva ex art. 10-bis della L. 212/2000 di un’operazione:
- basata sulla costituzione di una newco che contrae un debito bancario per l’acquisizione delle partecipazioni nella società target;
- seguita dalla cessione alla stessa delle quote della società target previamente rivalutate dai soci ex art. 5 della L. 448/2001;
- che termina con una fusione inversa della newco nella società target che consente l’ingresso di un nuovo socio in quest’ultima.
Coerentemente con quanto chiarito nella precedente risposta n. 341/2019 e nel principio di diritto n. 20/2019, l’Agenzia delle Entrate ritiene che i soci conseguano un vantaggio ...
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