Patrimonio personale a rischio nella holding di fatto familiare
L’illecita attività di direzione e coordinamento può ripercuotersi anche sulle persone fisiche
Rischiano il proprio personale patrimonio i coniugi che cogestiscono società con il comune intento di realizzare un profitto personale a scapito delle stesse, potendo fallire in esito al fallimento della holding familiare di fatto tra gli stessi ravvisabile.
Sono queste, in estrema sintesi, le implicazioni che emergono dalla sentenza n. 86 del Tribunale di Vicenza del 6 ottobre scorso.
Il caso di specie riguarda due coniugi (Tizio e Caia) titolari di due srl (di cui sono soci unici e amministratori unici): la Alfa srl e la Beta srl. Il fallimento di quest’ultima faceva nascere l’esigenza di coinvolgere i coniugi a prescindere dall’autonomia patrimoniale perfetta correlata alla personalità giuridica della fallita.
Si evidenziava, quindi, come: la Alfa srl affittava alla Beta srl
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