Doppia sanzione penale e tributaria per la dichiarazione infedele
Il sistema del «doppio binario» è giustificato dalla rilevanza degli interessi nazionali e dalla diversità dei fini perseguiti dalle due procedure
In caso di dichiarazione infedele possono “cumularsi” sia le sanzioni di natura penale che quelle di carattere amministrativo-tributario, essendo sempre più strette le maglie del “ne bis in idem” così come interpretato dalla giurisprudenza.
Sul punto è intervenuta la sentenza n. 4439/2021 della Cassazione confermando la condanna di un soggetto titolare di partita IVA alla pena di quattro mesi di reclusione per il delitto di infedele dichiarazione previsto dall’art. 4 del DLgs. 74/2000, per aver indicato, nelle dichiarazioni fiscali relative all’IRPEF e all’IVA, elementi passivi inesistenti, superando le soglie di punibilità previste dalla fattispecie penale.
Contestualmente, costui aveva corrisposto al Fisco, mediante la procedura di accertamento con ...
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