L’acquisto della cittadinanza è indizio della residenza estera pregressa
Nel giudizio sulla residenza fiscale, secondo la Corte di Cassazione, si tratta di un elemento non trascurabile
L’acquisizione della cittadinanza estera, da parte di un cittadino italiano iscritto all’AIRE, deve essere vagliata dal giudice chiamato a valutare la fittizietà della residenza estera del contribuente, in quanto può configurare un indizio del fatto che tale soggetto abbia avuto, negli anni antecedenti all’acquisizione della cittadinanza, legami effettivi con il Paese estero, nonché della sua fattuale permanenza in esso. Questo principio potrebbe desumersi dalla sentenza n. 7621 della Cassazione, depositata ieri.
Il giudizio, nella parte che qui interessa, riguarda la residenza fiscale di un soggetto che si era iscritto all’AIRE nel 1994, quale residente a Londra, ed aveva, poi, ottenuto la cittadinanza inglese nel 2011. L’accertamento oggetto del giudizio, riguardante
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