Per l’avviamento la deduzione va al 2070
La bozza del Ddl. di bilancio 2022 prevede un ammortamento in 50 anni per i valori delle attività immateriali iscritti con le rivalutazioni del 2020
Con l’art. 160 del Ddl. di bilancio 2022 dovrebbe arrivare la temuta stretta sulla rivalutazione dei beni immateriali effettuata nei bilanci 2020, dovuta alla sottostima degli effetti sul gettito delle misure agevolative.
La norma prevede, infatti, che in alcuni casi, successivamente dettagliati, le quote di ammortamento dei maggiori valori iscritti siano deducibili per un cinquantesimo per ogni periodo d’imposta, con un allungamento del periodo di ammortamento fiscale che, a memoria, non si ricorda per alcuna disposizione. Le imprese interessate possono, però, ripristinare l’ammortamento per diciottesimi pagando l’imposta sostitutiva prevista dall’art. 176 comma 2-ter del TUIR (a scaglioni 12% - 14% - 16%), al netto dell’imposta sostitutiva del 3% sulla rivalutazione,
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