L’IBAN compromette l’accesso al contributo perequativo
Problema analogo a quanto era emerso per i primi contributi a fondo perduto
Le aule delle Commissioni tributarie si sono di recente arricchite di un nuovo tema di discussione: la mancata erogazione del contributo a fondo perduto introdotto dalla legislazione emergenziale a favore dei soggetti che, a causa della pandemia in atto, hanno subito danni economici.
In molti casi lo scarto dell’istanza volta alla corresponsione del contributo, a opera dell’Agenzia delle Entrate, deriva da criticità inerenti all’IBAN, ad esempio IBAN errato, IBAN mutato a seguito della soppressione di una filiale dell’istituto di credito e così via.
Talvolta, non c’è stato nessun errore nell’indicazione dell’IBAN: semplicemente il sistema dei pagamenti non consentiva, per errori estranei alla sfera volitiva del contribuente, l’accredito delle somme
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