Con società in liquidazione, il creditore deve provare lo squilibrio patrimoniale
Il giudice deve accertare la possibilità di eguale e integrale soddisfazione dei creditori
Nell’ipotesi di società in liquidazione, la valutazione del giudice ai fini del giudizio sulla sussistenza dello stato di insolvenza di cui all’art. 5 del RD 267/42 deve essere diretta unicamente ad accertare se gli elementi attivi del patrimonio sociale consentano di assicurare l’eguale e integrale soddisfacimento dei creditori sociali.
In tali casi, non proponendosi l’impresa in liquidazione di restare sul mercato, ma avendo come esclusivo obiettivo quello di provvedere al soddisfacimento dei creditori previa realizzazione delle attività e alla distribuzione dell’eventuale residuo tra i soci, non è richiesto che essa disponga, come accade per la società in piena attività, di credito e di risorse e, quindi, di liquidità necessarie per soddisfare le obbligazioni ...
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