Rapporti critici tra depositi nel conto e regime patrimoniale dei coniugi
La giurisprudenza è incerta sull’ingresso dei crediti nella comunione «immediata»
La titolarità in capo ai coniugi di somme depositate in conti correnti può generare scenari diversi a seconda del regime patrimoniale scelto dalla famiglia, con esiti talvolta incerti in considerazione di orientamenti giurisprudenziali non uniformi sul punto.
In linea generale – queste considerazioni valgono per i coniugi ma anche per soggetti non legati da rapporti di coniugio – se un conto corrente è cointestato, i cointestatari sono contitolari delle somme depositate al 50%, secondo le norme sulla comunione dei beni (art. 1101 c.c.). Inoltre, ex art. 1854 c.c. “gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto” e, in applicazione della disciplina delle obbligazioni solidali (art. 1298 c.c.), “l’obbligazione in solido si divide tra
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