Il 21 ottobre a Napoli il Congresso nazionale dell’ADC
Sarà tutto incentrato su “commercialisti e sostenibilità” il Congresso nazionale che l’ADC terrà presso la sede dell’Unione industriali di Napoli (piazza dei Martiri 58) il prossimo venerdì 21 ottobre. Un tema, quello legato all’ESG (Environmental, Social and Governance) che “sembra distante anni luce ma che, invece, domani mattina ci troveremo sulla scrivania e dovremo avere le competenze giuste per affrontarlo, altrimenti le imprese clienti si rivolgeranno ad altri”.
Così Maria Pia Nucera, Presidente dell’associazione sindacale di categoria, spiega perché si è deciso di dedicare il Congresso a un argomento che sarà affrontato da due punti di vista: quello esterno, legato, appunto, alle imprese clienti, e quello interno agli studi professionali.
“La sostenibilità, che non è solo economica ma anche sociale, rientra a pieno titolo tra i nuovi servizi che i commercialisti possono offrire alle imprese. La direttiva europea fissa 17 obiettivi da raggiungere, il professionista può accompagnare i clienti nel processo graduale di raggiungimento di tali obiettivi, suggerendo quali passi fare e rendicontandone via via gli avanzamenti, fino ad arrivare all’ottenimento della certificazione. ADC ha realizzato delle piattaforme informatiche che si potranno consultare per fare una pre-analisi sullo stato dell’arte all’interno delle aziende clienti”.
Dal gennaio 2024, tutte le grandi imprese avranno l’obbligo di certificare la sostenibilità dei processi, ma la questione, aggiunge Nucera, “non riguarda solo le grandi imprese. Perché queste ultime dovranno chiedere ai fornitori di certificare a loro volta i propri processi di sostenibilità. Quindi, sarà tutta la filiera ad essere coinvolta in un percorso che poi risulterà fondamentale per ottenere finanziamenti sia da parte delle banche che quelli legati al PNRR”.
Pur non esistendo ancora una certificazione ufficiale, anche all’interno delle strutture professionali si possono intraprendere percorsi di sostenibilità. Per agevolarli, l’ADC ha pensato a un decalogo di regole, che verrà presentato proprio nel corso del Congresso di Napoli e che attiene sia alla sostenibilità ambientale che sociale. “Gli obiettivi – sottolinea la Presidente – sono sempre quelli fissati dalla direttiva europea ma parametrati su un’azienda di piccole dimensioni come può essere uno studio professionale formato da 5-6 soggetti”.
Si va dall’abbassamento dei consumi (ad esempio, attraverso l’utilizzo delle lampadine a Led) all’equilibrio, non solo remunerativo, tra praticanti e dipendenti, passando per la condivisione delle scelte tra tutti i soggetti e il clima che si respira all’interno dello studio.
Sempre nel corso del Congresso l’associazione presenterà i primi risultati di una ricerca realizzata, attraverso Confprofessioni, inviando dei questionari ai vari studi professionali appartenenti all’area economico-giuridica. Un osservatorio destinato via via ad allargarsi poi ad altre professioni (in un secondo momento saranno raggiunte le professioni tecniche, poi quelle dell’area sanitaria), sia in ambito nazionale che internazionale.
L’evento si aprirà con i saluti istituzionali, a cui faranno seguito cinque relazioni su innovazione, inclusione, ambiente e governance. Subito dopo, si susseguiranno tre workshop, dedicati alla sostenibilità negli studi professionali, gli standard di rendicontazione EFRAG e ISSB, e ai nuovi paradigmi imprenditoriali per un business sostenibile.
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