Prelazione «esclusa» anche se vi è rinuncia all’insinuazione in chirografo
Possibile il ritiro della domanda tempestiva prima della pronuncia del giudice
La Corte di Cassazione 14 febbraio 2023 n. 4632 ha enunciato il principio secondo cui, in tema di accertamento del passivo fallimentare, la definitività dell’ammissione tempestiva al concorso di un credito in chirografo preclude la possibilità di ottenerne l’ammissione, in via tardiva, con un titolo di prelazione, a nulla rilevando l’eventuale rinuncia alla domanda tempestiva e agli effetti del relativo provvedimento.
A sostegno di tale conclusione i giudici rammentano che l’ammissione al passivo fallimentare, ordinaria e tardiva sono fasi del medesimo accertamento giurisdizionale, il cui perimetro è individuato dall’originaria istanza d’insinuazione: quest’ultima, in base all’art. 94 del RD 267/42, produce gli effetti della domanda giudiziale
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