Il contributo perequativo spetta con partita IVA attiva al 26 maggio 2021
Una diversa interpretazione guarda all’effettivo esercizio dell’attività
Nel biennio 2020-2021, caratterizzato dall’emergenza pandemica, vari sono stati i contributi a fondo perduto previsti dal legislatore, la cui gestione è stata affidata all’Agenzia delle Entrate, sebbene vi siano molti dubbi sulla natura fiscale dei medesimi.
Per quanto riguarda il c.d. contributo perequativo, ai sensi dell’art. 1 comma 17 del DL 73/2021, “il contributo a fondo perduto di cui al comma 16 non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui partita IVA risulti non attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge” quindi al 26 maggio 2021.
Il dato normativo, se analizzato in modo intrinseco, induce ad affermare che, ferma l’esigenza di arginare condotte strumentali del contribuente, il solo requisito utile per fruire del contributo sia ...
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