Le spese per la figlia nella convivenza ventennale non vanno in collazione
Lo stile di vita modesto del genitore non basta a provare che la figlia abbia ricevuto donazioni
Le donazioni, dirette o indirette, implicano lo spirito di liberalità. Pertanto, non è possibile presumere che la differenza tra la pensione percepita dalla defunta madre e le somme necessarie al suo mantenimento ed alla sua cura, configuri donazione operata dalla madre a favore della figlia che con lei ha convissuto per più di 20 anni. L’esistenza della donazione implica, infatti, la prova che l’elargizione sia stata operata esclusivamente per spirito di liberalità.
Lo afferma la Corte di Cassazione, nell’ordinanza n. 18814, depositata ieri.
Nel caso di specie, alla morte della madre, due dei suoi figli facevano causa alla sorella, lamentando la lesione della propria quota di legittima, per effetto delle donazioni da questa ricevute in vita dalla madre, durante la convivenza ...
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