L’amministratore può salvarsi dalla bancarotta anche «bilanciando» le distrazioni
La Cassazione sembra ammettere una compensazione della distrazione con «precedenti» versamenti alla società
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 26240/2023, ha affrontato importanti aspetti del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale di cui agli artt. 216 comma 1 n. 1 e 223 del RD 267/42 (oggi confluiti negli artt. 322 e 329 del DLgs. 14/2019).
Alla base dell’intervento dei giudici di legittimità si pone una condanna per il suddetto reato, sia in primo grado che in appello, dell’amministratore/socio di una srl fallita che aveva effettuato restituzioni di finanziamenti a proprio favore e posto in essere ingiustificati prelievi di denaro contante dalla cassa societaria.
Rispetto a ciò, l’amministratore provava a difendersi sottolineando che: il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione si realizzerebbe solo quando le restituzioni si riferiscano a precedenti versamenti ...
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