Contestata l’applicabilità ai sindaci dell’equo compenso
Secondo Assonime la L. 49/2023 si applicherebbe alle sole «convenzioni»
A pochi mesi dall’entrata in vigore della L. 49/2023, in materia di equo compenso delle prestazioni professionali, iniziano a levarsi le voci di alcune tra le maggiori associazioni datoriali che evidenziano come l’applicazione della nuova disciplina potrebbe condurre, in alcuni casi, alla determinazione di compensi del tutto “fuori mercato”, con un esorbitante aumento dei costi per le imprese e per la Pubblica Amministrazione.
In tale contesto interviene la circolare Assonime n. 24, pubblicata ieri, che, dopo una sintesi dei contenuti della L. 49/2023, si concentra su un’inedita interpretazione del suo ambito di applicazione; interpretazione cui conseguirebbe l’inapplicabilità della disciplina in questione ai sindaci e ai revisori di società.
Secondo la tesi ...