Esclusi dal pro rata i beni fiscalmente ammortizzabili
Interpretazione restrittiva della nozione di beni di investimento
Non concorrono alla formazione del pro rata di detrazione IVA (art. 19-bis del DPR 633/72) le cessioni di fabbricati qualificati come “beni ammortizzabili” in base ai criteri stabiliti ai fini delle imposte dirette, diversi da quelli c.d. “merce” (art. 92 del TUIR) e da quelli “patrimoniali” (art. 90 del TUIR). È questa, in estrema sintesi, la conclusione cui giunge l’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 413, pubblicata ieri.
Il chiarimento, pur conforme ad altra precedente prassi dell’Amministrazione finanziaria, lascia spazio a qualche riflessione sulla nozione di “bene di investimento” di matrice europea, nonché sulla corretta qualificazione degli immobili in relazione all’attività svolta dal soggetto passivo.
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