Gli utili extracontabili condannano il socio occulto
La presunzione di distribuzione operata dai giudici tributari è usata a supporto della dichiarazione infedele del socio, occulto e unico, di una srl
La Cassazione, nella sentenza n. 41579/2023, ha stabilito che il titolare occulto e unico di una srl a ristretta base partecipativa risponde del reato di dichiarazione infedele (ex art. 4 del DLgs. 74/2000) se omette di indicare nella propria dichiarazione gli utili extracontabili accertati, presumendosi che questi gli siano stati attribuiti.
Nel caso di specie, in particolare, a tale conclusione erano già pervenuti i giudici di merito. Nel ricorso per Cassazione l’imputato contestava l’erronea applicazione sia della disciplina in tema di trasparenza fiscale, di cui agli artt. 115 e 116 del TUIR, in assenza di esercizio della relativa opzione, che della tesi giurisprudenziale in base alla quale gli utili extracontabili accertati nei confronti delle società a ristretta base partecipativa
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