Tra i redditi diversi anche l’«indennità di deprezzamento» dell’area non espropriata
Estesi i chiarimenti già forniti con riguardo all’imposta di registro
Anche l’“indennità per il deprezzamento” residuo dell’area non espropriata rientra tra i redditi diversi di cui all’art. 67 comma 1 lett. b) del TUIR in quanto tassata ai sensi dell’art. 35 del DPR 327/2001.
È quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, nella risposta a interpello n. 476 pubblicata ieri, che si è occupata della tassazione dell’indennità di esproprio e della collegata “indennità di deprezzamento” dell’area non espropriata.
L’espropriazione, anche a favore di privati, di beni immobili o di diritti relativi a immobili per l’esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità è disciplinata dal DPR 327/2001.
La tassazione delle somme percepite a seguito di procedimenti di espropriazione per pubblica utilità,
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